Non solo segnalazioni: il nuovo modulo per raccogliere reclami e suggerimenti

Nel quotidiano rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, c’è un’intera fascia di comunicazioni che spesso resta fuori dai radar digitali. Non si tratta di segnalare una buca in strada o un lampione rotto, ma di dare voce a esperienze, percezioni, idee. Come si è sentito un cittadino dopo aver contattato l’ufficio anagrafe? Quanto è stata semplice la procedura per ottenere un servizio? Dove si possono proporre soluzioni concrete per migliorare un parco o un sito web comunale?

Per intercettare queste voci meno “mappabili”, Comuni-Chiamo ha sviluppato un nuovo modulo dedicato alla raccolta di reclami, suggerimenti e segnalazioni di contesto. Uno strumento leggero per il cittadino, ma ricco di valore per l’amministrazione, capace di trasformare feedback diffusi e disordinati in dati strutturati, leggibili e utili all’azione.

Un modulo flessibile per leggere meglio il presente

Il nuovo modulo si articola in tre sezioni principali:

  • Reclami, per segnalare malfunzionamenti nei servizi, difficoltà di accesso, ritardi o problemi comunicativi.
  • Suggerimenti, per proporre idee e miglioramenti su spazi, procedure, ambiente, partecipazione.
  • Altro, per accogliere tutto ciò che non rientra in una categoria predefinita, senza forzare il contenuto.

A differenza delle segnalazioni tradizionali legate a un punto sulla mappa, qui il cittadino racconta la propria esperienza d’uso. Questo consente all’amministrazione di cogliere dimensioni spesso trascurate: la qualità dell’accoglienza agli sportelli, la chiarezza di una comunicazione, l’efficacia di un intervento.

Quante volte un disservizio non è solo tecnico, ma percettivo? E quanti miglioramenti nascono da chi quei servizi li vive ogni giorno?

Dalle idee spontanee ai dati strategici

Uno degli aspetti più significativi del modulo è l’inclusione dei suggerimenti tra i flussi ordinari. Non più proposte lasciate al caso o disperse tra mail e sportelli, ma pensieri strutturati, leggibili e potenzialmente attuabili.

Esempio 1 – Arredo urbano e partecipazione
Un cittadino propone: “Installare tavoli da ping pong e sedute in legno nelle piazze del centro storico”. Basta selezionare:
Suggerimenti → Spazi pubblici e arredo urbano.

Esempio 2 – Innovazione digitale
“Vorrei poter prenotare online i certificati anagrafici anche dopo l’orario d’ufficio.”
Suggerimenti → Miglioramento servizio / digitalizzazione.

Questi input, se ben raccolti e gestiti, possono alimentare processi di progettazione, partecipazione o revisione dei servizi, contribuendo a una governance più aperta e reattiva.

Dalla frammentazione all’efficienza: vantaggi operativi

Ogni Comune riceve settimanalmente decine di feedback tramite email, telefonate, social media. Il problema non è la quantità, ma la dispersione: mancano spesso un contenitore unico, una classificazione omogenea, una possibilità concreta di analisi.

Con questo nuovo modulo:

  • Ogni comunicazione è tracciata in un sistema ordinato.
  • È possibile filtrare per categoria, data, utente.
  • Le statistiche aggregate permettono di monitorare criticità ricorrenti.
  • I dati sono pronti per report, bilanci sociali, verbali di giunta.
  • E soprattutto, il cittadino si sente ascoltato e parte di un processo reale.

Quante di queste comunicazioni restano oggi intrappolate in una casella mail condivisa? Quante meritano, invece, di diventare punti di partenza per un cambiamento?

Uno strumento su misura per Comuni agili

Il modulo è stato progettato pensando ai Comuni di medie dimensioni, senza grandi team digitali ma con una forte volontà di ascolto e miglioramento. Non richiede configurazioni complesse, può essere attivato rapidamente e si integra facilmente nei flussi già esistenti.

Anche un numero limitato di feedback può essere significativo. Se ben classificati, 30 segnalazioni all’anno possono orientare decisioni, correggere criticità, costruire fiducia.

L’ascolto è la prima forma di partecipazione

Una comunità più coinvolta nasce da una pubblica amministrazione che non solo raccoglie reclami, ma valorizza intuizioni e proposte. Offrire uno spazio dedicato a ciò che finora rimaneva sullo sfondo – opinioni, idee, esperienze – significa rafforzare il patto di fiducia tra Comune e cittadinanza. Con questo nuovo modulo, Comuni-Chiamo offre uno strumento concreto per dare forma e valore all’intelligenza collettiva.
Perché, a volte, non serve una mappa per orientarsi: basta sapere dove si vuole andare.

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