La comunicazione social per i Comuni
Perché i comuni italiani dovrebbero usare i canali social per comunicare con i proprio cittadini?
In Italia ci sono circa 21 milioni di utenti attivi al mese su Facebook, persone da 18 a over 65 anni. Questi utenti sono abituati a utilizzare gli strumenti digitali per instaurare rapporti di comunicazione, e anche di fiducia con aziende e istituzioni. Ed è spesso proprio dal basso che parte una richiesta di presenza online del proprio comune di residenza.
Dall’altra parte gli uffici comunali, scegliendo di usare strumenti digitali come i social network si doterebbero di uno strumento potentissimo che può avere come fine sia quello di aggiornare e comunicare, che di fare un servizio alla cittadinanza aumentando anche il senso civico e di appartenenza ad una comunità.
Ma essere online, ovvero aprire una pagina FB, un account Twitter o Instagram non basta. Come tutti gli strumenti, anche i social hanno caratteristiche specifiche e potenzialità da sfruttare, e quindi bisogna studiarli.
Per questo noi di Comuni-Chiamo che da anni ci occupiamo di agevolare le PA nel semplificare la gestione della comunicazione con i cittadini, abbiamo pensato di fornirvi un e-book guida per chi deve gestire i canali social di un comune.
L’ebook è dedicato a chi ha conoscenze basilari dello strumento e ha bisogno di una guida che passo dopo passo, insegni come strutturare la comunicazione sui social: dalle tipologie di contenuti/post pubblicabili, allo sviluppo di un piano editoriale e la lettura dei dati di insights per monitorare l’andamento della strategia di comunicazione.
I canali social trattati sono i più utilizzati: Facebook, Twitter e Instagram. E naturalmente è una prima versione che sarà approfondita e arricchita anche sulla base delle richieste e domande sul tema che raccoglieremo strada facendo.
Hanno collaborato all'ebook
I contenuti
La comunicazione via social network, tra utenti, tra brand e clienti, tra istituzioni e cittadini, è ormai diventata la quotidianità. Essere sui social non è più una scelta, la presenza online è infatti diventata una regola, soprattutto se c’è l’interesse nell’interagire e accorciare le distanze con amici/parenti, o nel dare visibilità alla propria attività/brand.
Facebook è sicuramente il social media più diffuso e più utilizzato in Italia. Si stima infatti che il numero di utenti attivi sia di 31.00 milioni. Facebook è infatti riuscito a creare nel tempo un ecosistema così completo e ricco di funzioni che non c’è da sorprendersi se ci sono persone che associano l’intero web, e tutte le attività collegate ad esso, a questa piattaforma social. Ecco perchè vi raccontiamo come usarlo al meglio sotto ogni aspetto.
E’ sicuramente lo strumento che più di altri ha avvicinato il mondo politico ai cittadini e viceversa.
Con un tweet noi possiamo scrivere a Barack Obama, rispondere a un post di Sergio Mattarella, e comunicare direttamente con il sindaco della nostra città.
In questo capitolo se ne riassumono tutti i segreti.
Per un Comune o una Pubblica Amministrazione può essere molto difficile gestire un account instagram. Sono necessari molti contenuti visual, bisogna saper narrare attraverso le Stories. Qui potrete acquisire tutte le competenze necessarie e conoscere l’utilizzo più appropriato degli hashtag e i consigli sulla frequenza di pubblicazione.
Gestire più canali social, creare contenuti visual e copy, impostare il calendario editoriale e gestire la community sono attività che richiedono tempo e molta organizzazione.
Alcune delle attività sui social possono essere velocizzate e automatizzate grazie all’aiuto di alcuni strumenti online.
Quando abbiamo creato Comuni-Chiamo, nel 2011, era raro vedere Comuni ed Enti su Facebook, e i pochi che lo utilizzavano erano invitati a conferenze e seminari per raccontare la propria esperienza.
Oggi avere il proprio Comune su Facebook è una cosa normale, e come tutti i cambiamenti si è portato dietro cose positive e altre meno.
Incontrando i Comuni ci capita spesso di sentire i responsabili giudicare positivamente l’avvicinamento ai propri cittadini ma allo stesso tempo lamentare una maggiore complessità nel gestire uno strumento nato per creare relazioni sociali non strutturate. Se anche voi avete questi problemi potrete trovare una soluzione.
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