Come abbiamo migliorato l’accessibilità dell’app iOS
Tra gli obiettivi di Comuni-Chiamo c’è quello di rendere tutti i nostri strumenti digitali accessibili al 100% nel minor tempo possibile. Siamo già relativamente a buon punto, ma è comunque un lavoro lungo, complesso e in continua evoluzione – così come lo è l’insieme di norme e standard che regolano l’accessibilità online. Al momento stiamo revisionando tutti i nostri strumenti per capire “come siamo messi”, cioè cosa va bene e cosa va migliorato. Nel frattempo, abbiamo migliorato notevolmente l’accessibilità dell’app iOS Comuni-Chiamo. Uno alla volta seguiranno tutti gli altri canali usati per inviare e gestire le segnalazioni – app Android, app Gestionale, Gestionale web e piattaforma web per i cittadini – e il nostro sito.
Oggi, quindi, vi parliamo un po’ di cosa abbiamo fatto nello specifico per rendere l’app iOS totalmente accessibile e, in generale, del lavoro che stiamo facendo sull’accessibilità.
Accessibilità, un lavoro costante
Comuni-Chiamo dovrebbe essere facile da navigare. Il design deve tenere in considerazione prima di tutto la leggibilità, la chiarezza e la comprensione. L’accessibilità è un requisito costante.
Sono i tre principi fondamentali che da un bel po’ orientano il nostro lavoro come una vera e propria bussola. Il tema dell’accessibilità dei nostri software e contenuti è per noi importantissimo; se volete approfondire il tema, sapere in cosa consiste il processo di revisione dell’accessibilità e che piani abbiamo per il futuro, potete andare a questa pagina del nostro sito.
Come dicevamo, al momento siamo impegnati nella revisione del livello di accessibilità dei nostri strumenti. La mole di lavoro è notevole, ma per fortuna Stefano Minoia ci ha affiancato nel processo di revisione e miglioramento dell’accessibilità. Un supporto essenziale – che ha dato decisamente ottimi consigli!
Cosa abbiamo fatto per migliorare l’accessibilità dell’app iOS Comuni-Chiamo
Nel processo di revisione dei nostri strumenti, l’obiettivo è migliorare la navigazione e l’esperienza d’uso dell’app anche tramite i vari tool (strumenti) per l’accessibilità. Quando parliamo di tool per l’accessibilità ci riferiamo a tutta una serie di tecnologie che aiutano le persone con vari tipi e gradi di disabilità a navigare in internet e usare il computer. In Italia, circa il 3% della popolazione necessita e usa uno o più di questi strumenti quotidianamente.
Il principale è il lettore dello schermo (screen reader). Screen reader è un termine generico che indica i software che aiuta le persone con problemi di vista a usare il computer o lo smartphone. Lo screen reader, in sostanza, legge tutti i contenuti sullo schermo e li traduce per esempio in parlato udibile o Braille.
Nel video qui sotto potete apprezzare l’ultimo grande traguardo raggiunto dal nostro programmatore Davide: il nuovo componente 100% accessibile della nostra app iOS. Grazie ai miglioramenti nella progettazione dell’app, ora VoiceOver – la tecnologia di lettura dello schermo integrata di iOS – non legge solamente il contenuto dell’elemento selezionato, ma anche il suo stato (selezionato/non selezionato) e l’azione o le azioni che l’utente può fare.
In questo caso, quindi, l’obiettivo è assicurare la visione dei componenti dell’esperienza utente affinché ogni componente dell’app “dichiari” agli strumenti di accessibilità il proprio ruolo e scopo. A loro volta, questi lo renderanno esplicito all’utente. Come si vede nel video qui sopra, se nell’app c’è il pulsante “Segnala un problema”, quando questo pulsante viene selezionato dall’utente, lo screen reader lo legge come “Segnala un problema, pulsante”.
Altri aspetti a cui stiamo lavorando e a cui continueremo a lavorare nei prossimi mesi sono i seguenti:
- Revisione dei colori e dei contrasti. I miglioramenti in questo senso hanno effetti positivi in particolare per utenti ipovedenti, anziani, dislessici o che usano lo screen reader. Per assicurarci che i nostri strumenti abbiano colori e contrasti davvero accessibili ci affidiamo alle linee guida racchiuse nelle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), definite dal World Wide Web Consortium (W3C).
- Uniformare la gestione degli errori tecnici e dei form di supporto da compilare.
- Rendere esplicite le intestazioni anche agli strumenti di accessibilità. Per esempio, se l’utente si trova nella schermata “Home” dell’app, quando l’utente selezionerà il “titolo” della schermata, cioè “Home”, lo screen reader leggerà “Intestazione”.
- Migliorare l’esperienza utente quando si usano font molto grandi (per esempio nel caso di persone ipovedenti o anziane).
Migliore per chi?
In generale, gli aspetti che stiamo migliorando sono quelli che consentono alle persone cieche o ipovedenti di usare agevolmente la nostra app.
A trarre maggior beneficio dalle migliorie di cui vi abbiamo parlato oggi, quindi, saranno soprattutto utenti ciechi o ipovedenti. Spesso, però, anche persone con disabilità o disturbi motori usano alcuni strumenti pensati per chi ha disabilità visive per leggere lo schermo e/o fare azioni tramite comando vocale. È probabile quindi che gli utenti che beneficeranno di questi progressi saranno più di quello che potremmo pensare.
Inoltre, è risaputo che progettare e implementare gli strumenti digitali tenendo conto dell’accessibilità migliora l’esperienza d’utilizzo di tutti gli utenti, anche quelli senza disabilità.
Alla domanda “Per chi è (e sempre più sarà) migliore la vostra app?” possiamo quindi rispondere con certezza: per chiunque!