Standard OpenAPI OAS3: da oggi integrare Comuni-Chiamo con i tuoi software è ancora più facile
Finalmente possiamo dirlo: il Gestionale di Comuni-Chiamo è adeguato all’ultima versione dello standard OpenAPI. Nello specifico, siamo conformi all’ultima versione dello standard, cioè OAS3 (OpenAPI Specification 3.0). Ci piace parlare con tutti, e ci sforziamo di farlo sempre meglio. D’ora in poi, questo importante aggiornamento renderà ancora più facile integrare Comuni-Chiamo con altri gestionali, per esempio quelli di fornitori esterni strutturati.
L’adeguamento del gestionale di Comuni-Chiamo allo standard OpenAPI, infatti, segue le indicazioni date da AgID durante un workshop che abbiamo seguito qualche mese fa. In quell’occasione sono state presentate le “Linee guida per l’interoperabilità tecnica delle Pubbliche Amministrazioni”. Vediamo cosa implica questo standard e perché è essenziale per facilitare la collaborazione di tutti gli attori coinvolti nella gestione del territorio comunale.
Cos’è la Specifica OpenAPI
Le API (Application Programming Interfaces) sono interfacce che permettono alle applicazioni di “dialogare” con altre applicazioni. In sostanza, si tratta di una serie di procedure che hanno l’obiettivo di risolvere i problemi di comunicazione che possono sorgere tra diversi computer, software o parti di software.
Di API ce ne sono tante e diverse. Quelle Open, in particolare, sono “aperte” e quindi accessibili a chiunque. La Specifica OpenAPI – conosciuta originariamente come Specifica Swagger – è uno standard (cioè una serie di linee guida) per realizzare API in modo corretto e omogeneo. D’ora in poi, chiunque si vorrà integrare con il Gestionale di Comuni-Chiamo lo potrà fare in modo più semplice e veloce, quasi del tutto automatico. La diffusione della specifica OpenAPI rende più probabile che chi si vuole integrare con noi “abbia già visto” cose simili e possa comunicare con noi con facilità.
Lo standard OpenAPI: i punti di forza
Dal punto di vista informatico, i vantaggi di questo standard sono parecchi. Senza entrare troppo in questioni tecniche, possiamo riassumerli così:
- l’utilizzo condiviso di procedure standard e linee guida chiare genera maggiore uniformità tra i diversi sistemi informatici. Questa caratteristica, a sua volta, favorisce l’interoperabilità, cioè la comunicazione efficiente tra due sistemi (software) che dialogano tra loro;
- l’integrazione è molto più veloce grazie alla documentazione in Swagger, che permette di generare rapidamente la macro struttura del codice di integrazione in qualsiasi linguaggio. Grazie a ciò si può scaricare un pacchetto per l’integrazione quasi completo con pochissimo lavoro;
- la maggior parte del codice necessario viene generato in modo automatico, con la possibilità di scegliere tra molti linguaggi di programmazione.
Da oggi, quindi, qualsiasi soggetto si vorrà integrare con il Gestionale di Comuni-Chiamo potrà recuperare la nostra documentazione in modo facile, veloce e quasi completamente automatico.
In Comuni-Chiamo ci piace facilitare la comunicazione tra Comune e cittadinanza, certo. Ma non ci dimentichiamo nemmeno dei colleghi e delle colleghe del settore informatico della PA che a volte devono far dialogare tra loro sistemi scorbutici che non vanno sempre d’accordo. Ora è tutto più facile anche per loro!
Gli strumenti usati per la validazione
I principali strumenti che il nostro team informatico ha usato per validare il lavoro di adeguamento sono:
- Italian OpenAPI Validation Checker di AgID. Nonostante sia ancora in versione beta, è molto utile per validare la documentazione perché fornisce molti consigli e allerte su cosa non rispetta le linee guida di AgID;
- l’editor di Swagger, uno strumento utilissimo, che ci ha aiutato un sacco!
Se fai parte di un Comune già nostro cliente e desideri integrare il gestionale di Comuni-Chiamo con altri applicativi, scrivi a supporto@comuni-chiamo. Se, invece, il tuo Comune vuole cominciare a dialogare (bene) con noi, contattaci attraverso il form che trovi qui sotto! 🙂