PNRR, l’accessibilità è inclusa
Con la pubblicazione dei primi bandi per i Comuni, lo scorso 4 aprile è ufficialmente iniziato il progetto di digitalizzazione della Pubblica amministrazione locale previsto dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ai primi tre avvisi se ne sono aggiunti altri, tutti pubblicati sulla nuova piattaforma PA Digitale 2026, raggiungendo quota sette. Nell’articolo precedente abbiamo raccolto un po’ di informazioni per capire cosa sta succedendo, quali sono le risorse e gli obiettivi e che cosa può offrire Comuni-Chiamo in questo contesto. Il tema è però così ampio e articolato che non può essere esaurito in una volta. Infatti, oggi parliamo di un altro importante tema di cui il PNRR tiene conto: l’accessibilità. In tutto, il Piano prevede 6 miliardi di euro da destinare in modo diretto o indiretto a disabilità e accessibilità.
Che cos’è l’accessibilità
In generale, il concetto di accessibilità è definito come
la caratteristica di un dispositivo, di un servizio, di una risorsa o di un ambiente di essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente.
Il termine, quindi, indica la possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria o psichica di accedere e muoversi in ambienti fisici e di fruire contenuti culturali e servizi informatici in piena autonomia. Si parla quindi rispettivamente di accessibilità fisica, culturale e digitale.
Negli ultimi anni, per ovvie ragioni, c’è molta attenzione all’ultimo tipo di accessibilità, quella digitale. Varie soluzioni sono sviluppate con l’obiettivo di ridurre o eliminare il Web Accessibility Divide, il divario tra chi può accedere in modo autonomo alle risorse web e chi no. Il problema riguarda soprattutto persone con disabilità visive, cioè persone cieche o ipovedenti. In ogni caso, gli interventi del PNRR dovranno tener conto di tutte le tipologie di accessibilità.
La Direttiva sulla disabilità
Lo scorso 28 marzo è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva per le pubbliche amministrazioni emanata dalla Ministra per le Disabilità Erika Stefani. Questo documento vincola le pubbliche amministrazioni locali all’inclusione delle persone con disabilità all’interno dei progetti previsti del PNRR. Nello specifico, si tratta di perseguire quattro principi:
- Accessibilità. L’obiettivo è abbattere le barriere fisiche e architettoniche e quelle alla comunicazione. Le prime, infatti, impediscono la mobilità delle persone disabili, mentre le seconde ne impediscono l’accesso alle informazioni.
- Progettazione universale, il cosiddetto Design for All. Già in fase di progettazione gli interventi devono tener conto della fruizione di spazi e servizi da parte delle persone con disabilità. Le principali aree di intervento considerate sono cittadinanza digitale, trasporti e mobilità, istruzione e assistenza sanitaria e turismo e cultura. I criteri-guida di questo processo saranno equità, flessibilità, semplicità, percettibilità delle informazioni, minimizzazione dei pericoli e contenimento dello sforzo fisico, misure e spazi per l’avvicinamento e l’uso.
- Sostegno all’autodeterminazione e promozione della vita indipendente, con l’obiettivo di contrastare la segregazione e l’isolamento delle persone con disabilità.
- Principio di non discriminazione delle persone con disabilità. Bisognerà prevedere delle misure di riduzione del divario nell’accessibilità alle informazioni, soprattutto quelle digitali.
Come ha sottolineato Stefani, il PNRR è il principale strumento con cui stiamo investendo sul futuro dell’Italia. “Questa opportunità deve essere per tutti, nessuno escluso”. Anche perché, come sappiamo, le persone con disabilità hanno pagato caro gli effetti della pandemia.
Il ruolo dell’Ond e delle associazioni
La Direttiva assegna un importante ruolo all’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, istituito nel 2009 presso la Presidenza del Consiglio. L’Osservatorio avrà il compito di controllare che le PA attuino in modo efficace i principi sopra elencati nell’ambito degli interventi del PNRR. A tal fine, ogni PA dovrà scrivere ed inviare all’Osservatorio due report:
- uno previsionale, in cui elencare i contenuti delle riforme, le modalità di attuazione e i risultati attesi in relazione alle persone disabili;
- uno conclusivo, in cui riportare i risultati conseguiti in materia di inclusione. In questo documento andranno anche inseriti i fattori che hanno favorito o impedito il conseguimento degli obiettivi scritti nel primo report.
Infine, la Direttiva fornisce un ruolo di supervisione anche alle associazioni che rappresentano persone disabili. Le PA dovranno garantire forme di consultazione che permettano lo scambio di informazioni e opinioni sul tema dell’accessibilità con le associazioni del territorio.
Accessibilità digitale: cosa fa Comuni-Chiamo
Comuni-Chiamo offre servizi digitali che aiutano la cittadinanza a comunicare e collaborare con la pubblica amministrazione locale. In questo senso il nostro lavoro è (e sarà sempre più) influenzato dalla questione dell’accessibilità digitale. Come ci rapportiamo ad un tema che, oltre ad essere previsto per legge, riteniamo importante?
Negli ultimi anni abbiamo capito che un software non può essere soltanto facile da usare e bello da vedere. Deve anche essere comprensibile a chiunque, responsabile e affidabile. In una parola, accessibile. Abbiamo avviato un processo interno di formazione e sensibilizzazione per rendere l’accessibilità un requisito fondamentale di ogni nuovo sviluppo.
Abbiamo dedicato al tema un’ampia sezione del nostro sito, in cui elenchiamo i principi che ci guidano, i nostri obiettivi e piani futuri, lo stato attuale dei nostri servizi e gli strumenti che usiamo per testare il loro grado di accessibilità.
Il lavoro continua ma, come sempre, non è un lavoro “solo nostro”: per noi, i feedback da parte degli utenti sono sempre importantissimi, soprattutto in questo caso. Se hai suggerimenti o vuoi condividere con noi i problemi di accessibilità che hai incontrato nell’utilizzo di Comuni-Chiamo, contattaci a supporto@comuni-chiamo.com. Per poter correggere i problemi abbiamo bisogno di alcune informazioni. Se ce le fornirai, ci aiuterai davvero molto! Si tratta di:
- l’url della pagina web o le sezioni dell’app oggetto della segnalazione,
- una descrizione il più chiara possibile del problema riscontrato,
- gli strumenti che hai utilizzato per navigare quando hai riscontrato il problema (sistema operativo, browser, tecnologie assistive).
Per oggi è tutto, alla prossima puntata! 🙂