Nuovi strumenti: le persone al centro

Eccoci alla seconda puntata della rubrica dedicata alle credenze da sfatare sull’innovazione. Per chi se lo fosse perso, qui c’è il primo articolo sul falso costo eccessivo dei nuovi strumenti. Oggi, invece, ci concentriamo su un’altra affermazione molto diffusa: “le persone non vogliono nuovi strumenti“.

Uno dei fattori che più comunemente rallenta il processo di innovazione nella Pubblica Amministrazione è il timore. È convinzione diffusa che le persone che da anni lavorano nello stesso modo e con gli stessi strumenti siano restie ad abbracciare le novità – rendendo così vano un eventuale investimento economico.

Foto di una dottoressa che indossa un visore per la realtà virtuale

Le persone e nuovi strumenti: i motori di cambiamento

Le persone non sono sempre garanti de “le cose vanno bene così come sono”, ma possono diventare motore di cambiamento. Questo accade quando viene spiegato loro che cambiare non significa semplicemente fare le stesse cose in maniera diversa, ma lavorare meglio, in maniera più organizzata, semplice, efficiente e soddisfacente.

Modificare in modo innovativo i processi e le attività interne consente di accrescere il numero di risultati positivi senza sforzi aggiuntivi. Permette inoltre di aumentare il peso del proprio lavoro nel miglioramento della quotidianità di tante persone (oltre che, ovviamente, della propria). Col tempo, infine, il cambiamento in positivo sarà evidente e, finalmente, riconosciuto da tutte e tutti.

Giorno dopo giorno, da ormai dieci anni, noi di Comuni-Chiamo cerchiamo di aiutare le persone nei Comuni a scegliere una nuova cultura della comunicazione e della collaborazione. Continueremo ancora e ancora, senza mai stancarci.