Come fare la raccolta differenziata e usare il Promemoria Rifiuti
Se vogliamo raggiungere grandi risultati, dobbiamo abituarci a fare alcune piccole azioni ogni giorno, in modo costante. Questa “regola” vale in molti campi, compreso quello della tutela dell’ambiente. In tale ambito sono necessari interventi decisamente fuori dalla portata dei singoli cittadini e cittadine, ma ci sono buone pratiche “casalinghe” in cui possiamo impegnarci. Prima fra tutte: la raccolta differenziata. Differenziando i rifiuti, però, può capitare di “sbagliare bidone”, un errore apparentemente semplice che in realtà complica il processo di gestione dei rifiuti e il loro riciclaggio. Per non rendere vani i nostri sforzi, quindi, dobbiamo sapere come fare la raccolta differenziata in modo corretto.
Inoltre, se il nostro Comune prevede la raccolta dei rifiuti porta a porta, dobbiamo anche ricordarci di esporre bidoni e sacchetti al momento giusto! E sappiamo bene che, tra i mille impegni quotidiani, non è sempre facile ricordarsene. Prima di scoprire come differenziare i rifiuti in modo corretto, partiamo proprio da questo problema e dalla soluzione che Comuni-Chiamo ha creato per risolverlo: il Promemoria Rifiuti!
Il “Promemoria Rifiuti” di Comuni-Chiamo
Nell’app Comuni-Chiamo abbiamo inserito il “Promemoria rifiuti”, una funzionalità che consente di selezionare i giorni della raccolta differenziata porta a porta nel proprio Comune e di impostare una notifica automatica che ricorderà di esporre i bidoni e/o i sacchetti nei giorni giusti. Niente più dimenticanze né terrazze o case “invase” da rifiuti non ritirati!
L’app Comuni-Chiamo è disponibile sia per Android sia per iOS. Di norma, i nostri strumenti digitali possono essere usati dai cittadini solo se il loro Comune ha adottato Comuni-Chiamo. Questo però non vale per il Promemoria Rifiuti, che può essere usato liberamente da chiunque scarichi l’app nel proprio smartphone. Per non dimenticare più i giorni di ritiro dei rifiuti, ti basterà scaricare l’app Comuni-Chiamo, impostare i tuoi promemoria e attivare le notifiche!
In questo articolo abbiamo spiegato come aggiungere un nuovo promemoria rifiuti e attivare/disattivare la notifica relativa (in caso di vacanze lontano da casa, magari). Sono azioni semplici e veloci, che però possono cambiare radicalmente il modo in cui organizziamo le nostre settimane! Se hai dubbi o domande su questo o altri aspetti di Comuni-Chiamo, scrivici pure a supporto@comuni-chiamo.com.
Hai impostato i tuoi promemoria rifiuti? Perfetto, ora possiamo parlare di come fare la raccolta differenziata correttamente, in modo che i bidoni che esponiamo siano anche ben riempiti.
Attenzione! Le seguenti indicazioni sono generalmente valide, ma alcuni Comuni potrebbero avere regole diverse per la raccolta differenziata. Questo vale ad esempio per la raccolta dell’alluminio, che a volte deve essere gettato insieme al vetro e altre volte con la plastica. Informati SEMPRE sulle corrette modalità di differenziazione e raccolta dei rifiuti previste dal tuo Comune.
Cosa buttare nell’indifferenziata
Nell’indifferenziata finiscono tutti quei rifiuti che non trovano collocazione negli altri bidoni, e che quindi non possono essere riciclati. Facciamo qualche esempio:
- prodotti di plastica non riciclabile, contaminati e sporchi di cibo o altre sostanze;
- carta non riciclabile. A volte, infatti, la carta viene trattata con sostanze che non ne permettono il riciclaggio “normale”. Rientrano in questa categoria la carta da forno, la carta per alimenti e gli scontrini. Infine, anche cartoni con residui di cibo o sporchi di colla devono finire nell’indifferenziata;
- gomma – sia gli oggetti in gomma sia le gomme da masticare;
- escrementi di animali, lettiere e ossi;
- assorbenti, pannolini e pannoloni;
- lampadine, specchi, cristalli, ceramica.
Cosa buttare nell’umido
Nel bidone dell’umido – o rifiuto organico – finiscono:
- tutti i rifiuti alimentari, quindi principalmente scarti e avanzi, sia cotti che crudi. A questi si aggiungono i cibi scaduti e avariati. L’importante, in tutti i casi, è che vengano gettati senza involucro;
- tovaglioli e fazzoletti di carta, ma solo quelli senza stampe colorate (in questo caso, devono andare nell’indifferenziata);
- piatti, bicchieri e posate in materiale biodegradabile.
Attenzione a non gettare nell’umido liquidi, metalli e assorbenti o pannolini, anche se compostabili.
Infine, ricorda che il sacchetto da usare per la raccolta dell’umido dev’essere non solo biodegradabile ma anche compostabile. Di solito il Comune fornisce ai propri cittadini i sacchetti giusti: informati per sapere se puoi ritirarli e dove farlo!
Cosa buttare nella carta
Abbiamo già precisato che la carta trattata o sporca va gettata nell’indifferenziato.
Sono invece riciclabili:
- riviste, giornali, libri e quaderni;
- i cosiddetti poliaccoppiati, come ad esempio i contenitori del latte e succhi di frutta – naturalmente, senza le parti in plastica;
- cartone pulito.
Ricorda sempre: la prima regola di tutti i rifiuti riciclabili – carta compresa – è…limitare lo spreco!
Cosa buttare nella plastica
La plastica è uno dei materiali più riconoscibili e facilmente riciclabili, ma è anche assolutamente non biodegradabile. Non tutte le plastiche sono uguali e non tutte sono riciclabili; inoltre, la plastica va preparata al riciclo.
La plastica che buttiamo nel suo apposito contenitore per il riciclo dev’essere infatti pulita da eventuali residui di cibo o prodotti da bagno e ridotta di volume per ottimizzare lo spazio che occupa. Inoltre, bisogna prestare attenzione e staccare eventuali etichette di carta o altri materiali che non sono considerati plastica riciclabile. In generale, nella plastica si gettano:
- piatti, bicchieri e posate monouso in materiale plastico;
- involucri di vario genere, compresi quelli alimentari;
- blister di medicinali (tassativamente vuoti);
- sacchetti di plastica di varia provenienza.
In molti Comuni anche l’alluminio va gettato nella plastica ma, come detto sopra, questo non vale sempre. Verifica sempre le regole di differenziazione dei rifiuti in vigore nel tuo Comune!
Giocattoli e oggetti in plastica spessa o rigida come sedie, utensili, penne ecc. vanno smaltiti diversamente – nella raccolta differenziata o in discarica a seconda dei casi e delle dimensioni.
Cosa buttare nel vetro
Nella campana o nel bidone del vetro possiamo gettare i vasetti, le bottiglie e i barattoli di vetro ben puliti da residui di cibo o altri elementi.
Ci sono altri oggetti che traggono in inganno perché sembrano vetro ma non si possono riciclare, come gli addobbi di Natale, lampadine, specchi e cristalli. Tutti questi prodotti dovranno finire nell’indifferenziata.
Ma come si gestiscono i rifiuti “pubblici”?
Fin qui abbiamo parlato di (buona) gestione dei rifiuti di casa, un aspetto su cui possiamo intervenire in prima persona. Eppure, in un certo senso, non basta.
Dal cestino rotto o mancante all’abbandono di ingombranti, passando per il cassonetto stracolmo, sarà capitato a tutti di notare problemi con i rifiuti “pubblici” sul proprio territorio. Ma cosa fare in questo caso? Come fare per prendersi cura dell’ambiente anche…fuori casa? C’è un modo per segnalare questi problemi al proprio Comune in modo facile e veloce? Ebbene, come forse avrete già intuito, sì.
Ancora una volta la soluzione la offre Comuni-Chiamo. Quando un Comune sceglie di adottare i nostri servizi di gestione delle segnalazioni, può decidere di “aprirli” alla cittadinanza. Di conseguenza i cittadini possono usare la piattaforma web o l’app Comuni-Chiamo per segnalare problemi di vario genere al proprio Comune (e a tutti gli altri Comuni aderenti). Tra le categorie usate per identificare i problemi in fase di segnalazione c’è anche “Rifiuti”. Per circoscrivere ulteriormente il problema, poi, si sceglie una “Tipologia” tra quelle disponibili.
Segnalare un problema del territorio attraverso Comuni-Chiamo ha enormi vantaggi per il cittadino. Innanzitutto, si evitano file interminabili agli sportelli o lunghe attese al telefono. Si ha la certezza che l’ufficio comunale competente ha ricevuto la segnalazione e che la tiene monitorata attraverso la piattaforma gestionale. Si può segnalare in modo autonomo, semplice, veloce (bastano 2 minuti) ed efficiente, compilando pochi campi con le informazioni necessarie, eventualmente anche allegando fotografie. Soprattutto, si ha la possibilità di rimanere aggiornati sullo stato di avanzamento della propria segnalazione (attraverso notifiche e-mail o sull’app) e di ricevere comunicazioni dirette da parte degli operatori comunali.
Per un cittadino o una cittadina, usare Comuni-Chiamo significa partecipare alla gestione del bene comune, diventando uno dei molti “occhi” che arrivano dove il Comune non sempre riesce ad arrivare.
Cosa puoi fare per far conoscere Comuni-Chiamo al tuo Comune
Bello, no? C’è un unico problema: se un Comune non aderisce a Comuni-Chiamo, la sua cittadinanza non ha la possibilità di utilizzare questo prezioso strumento di democrazia partecipativa.
Se il tuo Comune non aderisce già a Comuni-Chiamo – puoi verificarlo a questo link – ma credi che farlo sarebbe un’ottima idea, contattaci alla mail supporto@comuni-chiamo.com. I nostri agenti sono pronti a proporre al tuo Comune i servizi, gli strumenti e l’entusiasmo dell’intero team. Inoltre, se vorrai, ti manderemo un documento che potrai inviare al tuo Comune per fargli conoscere Comuni-Chiamo ed esprimere il tuo interesse. Spesso i Comuni accolgono volentieri le richieste che arrivano “dal basso”, dalle persone che ogni giorno vivono il territorio e che vogliono prendersene cura.
Ti aspettiamo! 🙂