Produzione e gestione dei rifiuti: quanto ne sappiamo?

Il problema della gestione dei rifiuti è ed è sempre stato un tasto dolente per tutti i Paesi del mondo. Ogni giorno nel mondo si producono tre milioni e mezzo di tonnellate di rifiuti. Nell’ultimo secolo questa cifra è decuplicata e, purtroppo, non sembra destinata a diminuire nel prossimo futuro.

Oltre a produrre moltissimi rifiuti, non sempre li gestiamo bene. Basta pensare a quel che succede nella quotidianità di molti di noi: una volta gettato il pattume, non vogliamo più averci nulla a che fare. Le nostre responsabilità sembrano finire lì. Del resto, l’abbiamo gettato perché non ci serve, e quindi non è più roba nostra. A qualcun altro l’onere di gestirlo.

Sì, singolarmente gettiamo rifiuti perché non li vogliamo più. Collettivamente, però, dobbiamo gestirli e smaltirli nel modo corretto perché, in fondo, appartengono a tutti.

La “classifica”

I rifiuti urbani comprendono sia i rifiuti domestici sia quelli derivati da attività commerciali, uffici, istituzioni e piccole imprese.

Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2017 di ISPRA, Le Regioni Veneto e Trentino Alto Adige hanno registrato il maggior aumento di produzione dei rifiuti urbani. A livello nazionale, il triste record di produzione i rifiuti urbani è detenuto dall’Emilia Romagna, con 635 kg di rifiuti annui pro capite. A livello provinciale, invece, la provincia che produce più rifiuti è Reggio Emilia, con ben 749 kg di rifiuti all’anno per abitante.

Se prendiamo in considerazione i Paesi europei, l’Italia si è posizionata all’undicesimo posto della classifica per kg di rifiuti urbani prodotti pro capite nel 2017. Con 497 kg di rifiuti ciascuno, siamo nella media europea. Di sicuro, però, ci avrebbe fatto piacere vederci in fondo alla classifica.

La gestione dei rifiuti

Non è solo questione di quantità di rifiuti urbani prodotti, però. A fare la differenza sono la loro gestione e smaltimento. Le tre parole chiave in questo caso sono riciclo, combustione e smaltimento in discarica. 

Si stima che nell’Unione europea circa il 47% di tutti i rifiuti viene riciclato o compostato. Ci sono nazioni europee – come ad esempio la Danimarca – in cui lo smaltimento in discarica è pressoché inesistente. Questi Paesi, infatti, gestiscono i rifiuti attraverso metodi misti, che comprendono inceneritori e riciclo.

È sempre danese il progetto del termovalorizzatore più atteso al mondo: Amager Resource Center, che ha l’obiettivo di costruire un edificio capace di produrre meno CO2, con in aggiunta una pista da sci e una parete artificiale per l’arrampicata.

I Paesi europei che riciclano più rifiuti sono Austria e Germania. In Italia, come ben sappiamo, vige la gestione mista: discariche, inceneritori e riciclo.

Che fare, quindi?

Una buona gestione dei rifiuti, in termini sia di produzione che di smaltimento, deve anche partire da noi e dalle nostre case. Nel nostro piccolo, possiamo ad esempio scegliere di limitare l’acquisto di oggetti usa e getta e seguire le regole della raccolta differenziata, rispettando le modalità di raccolta dei rifiuti previste nel nostro territorio.